Eh sì, nonostante ci conosciate principalmente per gli spettacoli teatrali (alcuni dei quali oggettivamente spessi!), quest’anno, per iniziare a celebrare il raggiungimento della nostra maggiore età (che cade il 5 novembre) ma soprattutto per festeggiare finalmente l’uscita dall’incubo COVID, vorremmo proporre qualcosa che ben si adatta alla programmazione degli enti con cui regolarmente collaboriamo: cinema e musica.
Ma sempre col nostro taglio: dunque, non John Wick 27 e neppure cover band di Vasco Rossi. Che però è inconsapevole protagonista di questa nostra prima proposta, che è nata nel 2020 in occasione di un concorso promosso dalle principali radio italiane per scegliere la canzone più bella dalla nascita delle emittenti private. Dunque 45 canzoni per 45 anni (che nel maggior parte di questo periodo uscivano su 45 giri!). Noi abbiamo fatto una cernita tra queste per giungere alle nostre 18 preferite che poi vengono messe una contro l’altra, scelte dal pubblico, eseguite dal nostro Maestro alla chitarra (e voce) per giungere alla decisione definitiva (e qui torna in ballo Vasco, viste le date che abbiamo fatto..). Ma visto che oltre alla musica, è la radio la protagonista dello spettacolo, per ognuno di questi anni abbiamo recuperato dei file d’epoca e proporremo dei brevi racconti che vogliono trasmettere il comune sentire di quegli anni (come fosse un Giornale Radio). In attesa, nel 2025 di produrne una versione aggiornata, Amo la radio 45 è disponibile per voi.
Facciamo ancora un passo indietro, quando di canali televisivi e radiofonici ce n’erano giusto un paio. Un mesetto fa tutti hanno ricordato gli 80 anni dalla nascita di Lucio Battisti, ma noi è più di 10 anni che giriamo l’Italia con questo reading con musica e immagini (sul nostro schermo) che inseriscono le canzoni in una storia d’amore in cui tutti possano riconoscersi: dal primo sguardo a..vabbè lo sapete! Le canzoni le conoscono tutti e il coro Oh mare nero mare nero mare ne è d’uopo! Ma non per questo lo spettacolo è da spiaggia, anzi: 3 Maestri ne eseguiranno delle versioni estremamente raffinate che rasentano il classico, l’attore e l’attrice in scena vi emozioneranno con le pagine più belle della letteratura mondiale da Saffo ai giorni nostri, e foto e suoni evocativi renderanno inevitabile la lacrimuccia anche a coloro che non erano ancora nati quando queste canzoni sono uscite. Perché ognuno ha una persona a cui vorrebbe dire Mi ritorni in mente e noi siamo qui per ricordarglielo.
Ancora un salto indietro di 20 anni e giungiamo alla data di nascita di Italo Calvino: 15 ottobre 1923. Ma mai come in questo caso non si tratta di una celebrazione accademica perché, al di là dei suoi meriti artistici che l’hanno reso lo scrittore italiano più tradotto del 900 assieme a Umberto Eco, la sua peculiarità è stata di mischiare le arti: racconti che diventano soggetti di pellicole che ispirano la composizioni di canzoni che sono selezionate tramite carte da gioco che.. insomma l’inventore della multimedialità prima di internet! Noi abbiamo provato ad adeguarci fin dal titolo (stai per vedere) 3 storie d’amore d’Italo Calvino che vorrebbe omaggiare l’intro di “Se una notte d’inverno un viaggiatore”. Ci siamo riusciti? Lo scopriremo solo vivendo (ah già, questa è una citazione del capoverso precedente!). Ma a spiegare troppo si rischia di fare la figura dei cattivi barzellettieri. In sintesi: 3 montaggi di film (che riconoscerete nel manifesto) associati a 3 racconti del nostro, accompagnati da musica dal vivo. E siamo in 3 sul palco (numero perfetto!).
L’ultimo balzo è il più impegnativo perché si tratta di un lungometraggio (muto!) del 1911 e di parole scritte più di 700 anni fa! Ma siamo convinti di aver reso digeribili sia l’uno che l’altro in modo da fungere da degna conclusione di un ciclo di “E..state al Cinema“. Come? Beh innanzitutto dovremmo interrogarci sul perchè Dante a noi risulti così indigesto mentre all’estero tra libri, film e video-giochi è mainstream. Forse che quello che studi a scuola poi cerchi di dimenticarlo nel più breve tempo possibile? In ogni caso siamo di fronte ad un’ eccellenza italiana e a far corona ai suoi versi (che lasciamo declamare alla voce di Vittorio Gassman) noi ci abbiamo aggiunto una colonna sonora di pezzi anni 70 (dai Goblin a Morricone, per intenderci) che hanno altrettanto dettato legge nel mondo e delle parole, scritte da noi, che possano presentare la Divina Commedia come un viaggio/thriller fruibile da tutti. Se poi, a fine serata, ci voleste chiedere, in ossequio al titolo Disco Inferno, di proseguire con musica dell’ epoca, i 2 attempati DJ e MC che sono sul palco, hanno già montato mixer, casse..
E’ ridondante dire che abbiamo la possibilità di fornirvi tutta la documentazione necessaria (DURC, tracciabilità, SIAE etc.) perché altrimenti non saremmo ancora in giro dopo così tanto tempo. Intanto vi ringraziamo dell’attenzione dimostrataci giungendo fino a quest’ultima riga. Ma vogliamo tornare a girare le piazze d’Italia e ci siamo un po’ fatti prendere la mano mentre scrivevamo questo post!