a noi. Eh sì, perché il 4 novembre 2023 raggiungiamo ufficialmente la maggiore età e ne siamo sufficientemente orgogliosi perché in questi 18 anni ne abbiamo viste passare di compagnie, locali, teatri che voi umani.. e siamo ancora qua, eh già. Probabilmente è anche merito del tempo che abbiamo dedicato al prodotto/spettacoli e ad un’oculata amministrazione/pagare tutti gli artisti il giusto piuttosto che all’immagine/social/giornali/critici.

Ma partiamo innanzitutto col ringraziare le persone che quest’estate sono venute a vedere (stai per vedere) 3 storie d’amore d’Italo Calvino , uno spettacolo che, chiaramente è stato ispirato dal centenario della nascita del nostro che cade il 15 ottobre ma che noi abbiamo vissuto come una sfida: come siamo cambiati/siamo migliorati? rispetto a 15 anni fa quando lo proponemmo la prima volta? Sembra che l’esame sia stato superato, merito anche delle forze nuove che ci hanno coadiuvato e, nei nostri obiettivi, ci sostituiranno. Ma venendo a noi: se mettiamo assieme 3 testi d’amore di uno dei più originali scrittori italiani del secolo scorso, un montaggio di film che hanno fatto la storia del cinema (forse li riconoscete dal manifesto), una selezione di canzoni a tema eseguite dal vivo piano e voce, il risultato è inevitabile. Almeno fino a fine anno potete venire a vederci là dove già abbiamo fissato date oppure richiedere altre repliche presso i vostri Comuni.

 

Se possibile siamo ancora più orgogliosi di questa nostra produzione dello scorso anno, non perché abbia dei contenuti artistici migliori rispetto ad altri (in fondo sempre 3 siamo, il nostro schermo è sempre quello, il piano uguale, il service audio-luci lo stesso) ma grazie all’ impegno di Antonella, che non proviene dal mondo del teatro bensì del counseling, pensiamo di aver creato qualcosa di nuovo: non tanto (o non solo) racconti drammatici, reali o tratti dalla letteratura, ma la possibilità del pubblico (se lo vuole-nella data zero è successo) di esporre le proprie esperienze. Madre di me stessa non è nata per inseguire la cronaca che oggi mette in prima pagina la violenza contro le donne come domani lo farà per un altro argomento purchè clickabile. Vuole essere un incontro invece che uno spettacolo, vista anche la delicatezza dell’argomento.

 

La guerra che stiamo vivendo in Ucraina non è la prima che c’è stata in Europa. Negli anni ’90 ce n’era stata una anche più vicina a noi nei Balcani, e prima 2Natale d'Europa guerre mondiali per rimanere solo nel XX secolo. Durante la prima, precisamente il 24 dicembre 1914 avvenne un episodio che, secondo noi, sancì la nascita dello spirito europeo. I soldati tedeschi, francesi, inglesi sui 2 fronti opposti decisero autonomamente senza l’approvazione dei loro Comandi di fare una Tregua a Natale. L’episodio ispirò almeno un film (Joyeux Noel del 2005), Pipes of peace di Paul McCartney, libri, opere teatrali. E noi, mettendo assieme narrazione, le lettere originali dei soldati che raccontavano ai loro cari ciò che era successo e le più classiche canzoni di Natale (che in alcuni casi lo erano già più di un secolo fa) siamo stati in grado di realizzare un reading musicale per tutti ma diverso dai soliti.

18 anni fa internet c’era già ma diversa da oggi: non c’erano i social (noi addirittura siamo sbarcati nel fediverso), non c’era la possibilità di chattare direttamente sul nostro sito, di caricare i video degli spettacoli, di compilare i borderò SIAE online, e mille altre cose. Ma una telefonata per iniziare a conoscere noi e quello che facciamo è sempre la scelta migliore. E qui trovate i nostri contatti